Il giradischi Intertronic EK-2 al test

Qui il giradischi Intertronic EK-2 viene testato e valutato in dettaglio dal nostro esperto. Inoltre, vengono mostrati i pro e i contro e si trae una conclusione finale.
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La rinascita del disco

Il vinile è tornato! Nell’era di Spotify, i dischi sono nuovamente molto richiesti come supporti sonori. I proprietari di una collezione di dischi, i DJ e gli altri audiofili desiderano godersi di nuovo il suono inconfondibile di un singolo (EP) o di un album (LP). Ma molti non hanno un giradischi o non ne hanno mai avuto uno. L’oggetto del mio test, l’Intertronic EK-2, arriva dunque al momento giusto. Offre tutto il piacere della musica analogica collegandolo al contempo alla sfera digitale. Grazie alla connessione USB, è possibile digitalizzare la propria collezione di dischi tramite un computer. Ma ne parleremo dopo.
*Per i sottotitoli in tedesco, francese o italiano è sufficiente selezionare la lingua direttamente qui nel video tramite il pulsante per i sottotitoli.

Approfittare rapidamente delle gioie del vinile grazie a una semplice installazione

Innanzitutto installo l’EK-2. Dovrebbe essere facile, dopotutto è analogico. Tuttavia, seguo diligentemente le istruzioni e tolgo l’unità principale dalla scatola. Dopo aver rapidamente assemblato il piatto, il tappetino antiscivolo, la testina e contrappeso si può quasi iniziare. Naturalmente, non si deve dimenticare l’adattatore 45 giri, per il quale è previsto un alloggiamento dedicato sull’apparecchio.

Il preamplificatore semplifica il collegamento

Detto in altre parole, mi serve un impianto stereo. Fortunatamente, ho ancora a casa la piccola e pratica radio DAB+ MS 363 di Intertronic, che recentemente ho potuto restare e presentare. Grazie al preamplificatore integrato nel giradischi, l’EK-2 può essere collegato a questa radio con lettore CD tramite cavo RCA. Se si desidera collegare il giradischi a un amplificatore con un proprio ingresso phono, è necessario impostare il passaggio da Linea a Phono sul retro del giradischi.
Per celebrare questa giornata, ho messo sul giradischi il mio primo EP. L’avevo comprato alla tenera età di 6 anni. Metto l’interruttore di alimentazione su ON, premo il pulsante dei 45 giri al minuto e abbasso il braccio sul disco utilizzando la leva meccanica. Dopo un leggero scricchiolio, la band «The Sweet» parte con il riff della chitarra elettrica di «Wig Wam Bam». Semplicemente meraviglioso! Come ai bei vecchi tempi. Non mi resta che accomodarmi e lasciarmi andare a nostalgici ricordi. Oppure mi metto a scoprire le caratteristiche moderne di questo giradischi.

Digitalizzazione dei dischi grazie al software gratuito

Con il software gratuito Audacity, che viene fornito su CD o da scaricare, è possibile convertire le tracce audio analogiche in formato digitale. Dovrebbe essere un gioco da ragazzi. Forse per i nati nell’era digitale. Le persone cresciute con dischi e macchine da scrivere come me sono un po’ intimidite dalle impostazioni del software. Nonostante questo piccolo dettaglio riesco a creare un file audio dal mio primo singolo, o EP come viene chiamato. Tuttavia, voglio usare il giradischi esattamente per quello per cui è stato originariamente progettato: ascoltare musica nella maniera più semplice possibile e con il suono migliore possibile. L’EK-2 può farlo molto bene. Talmente bene che è stato eletto vincitore del test del portale svizzero per i consumatori Saldo.

Una gioia per le orecchie e per gli occhi

Oltre alla qualità del suono, apprezzo anche il fatto che il giradischi non ha l’aspetto di un moderno strumento per PC, ma convince con un semplice ed elegante design retrò. La copertura antipolvere in plexiglas colorato in dotazione contribuisce a sua volta a quest'aspetto. La cura dei dettagli non coinvolge tuttavia solo il look del dispositivo. Al tatto risulta infatti altrettanto piacevole.

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