Il Garmin Vivomove HR al test

Qui il Garmin Vivomove HR viene testato e valutato in dettaglio dal nostro esperto. Inoltre, vengono mostrati i pro e i contro e si trae una conclusione finale.

I fitness tracker diventano un tutt’uno con gli smartwatch

Da tanti anni ormai pratico ciclismo e jogging a livello dilettantistico e Garmin è sempre al mio fianco. Per quanto riguarda i computer per bici e gli orologi sportivi GPS, la ditta con sede a Sciaffusa non teme rivali. Garmin, così come molti altri grandi produttori, ha inizialmente trascurato il boom dei fitness tracker, permettendo a un marchio sino ad ora pressoché sconosciuto come Fitbit di dominare la prima ondata. I grandi attori come Samsung, Huawei e persino Garmin sono tornati in gioco perché le ultimissime generazioni di tracker sono dotate di innumerevoli funzioni e assomigliano sempre più a smartwatch.

Il lupo del fitness travestito da agnellino

L’orologio che ho testato, il Vivomove HR, è l’ultimo progetto lanciato da Garmin nonché la risposta diretta al Suunto 3 Fitness. Ad un primo sguardo appare subito evidente che si tratta di un mix tra uno smartwatch e un fitness tracker. Nel caso di questo orologio firmato Garmin, bisogna ammettere che è un risultato esteticamente ben riuscito. Discreto, nella versione nera, o più femminile in quella bianca, il Vivomove HR è sempre molto raffinato. Per gli uomini che amano portare orologi grossi e massicci, questo modello può risultare un po’ sottodimensionato.

Elegante display a scomparsa

Lo stesso vale anche per il display OLED integrato nel quadrante. A livello estetico, questa soluzione è senza alcun dubbio geniale. Se non si sfiora il vetro con un dito, il quadrante rimane impostato sull’analogico. Con il «Wake-up Move», ovvero una semplice rotazione del polso, il quadrante scompare per lasciare posto al display. Le funzioni fitness sono facili da utilizzare.
Tuttavia, il display è molto piccolo e difficile da visualizzare alla luce del sole. Lo stesso vale per i messaggi in entrata che vengono trasferiti via Bluetooth direttamente dallo smartphone. Tramite l’orologio si può anche comandare il lettore musicale.

Tante funzioni e ancora più informazioni

Veniamo allora alle funzioni fitness: un tempo esisteva il contapassi. Oggi invece si contano anche le scale o i piani di scale, si misurano le attività nel sonno e il livello di stress. Grazie al cardiofrequenzimetro integrato è possibile registrare tutti questi dati e visualizzarli con l’app Garmin Connect sul telefonino.
Bisogna ammettere che tutte le grafiche sono veramente impressionanti. Ma cosa me ne faccio di tutte queste informazioni? Cambierò le mie abitudini nel sonno? Cercherò di stancarmi meno o, meglio, di farmi stressare meno?

Risultato

A mio parere, la funzione del fitness tracker rimane la più importante. Le persone che non si muovono a sufficienza trovano una soluzione elegante per motivarsi a camminare di più o fare le scale a piedi ogni giorno. Essendo uno sportivo amatoriale, mi manca un sensore GPS capace di registrare le mie corse e le mie pedalate con l’ausilio di un satellite. Mi piace però il fatto che, rispetto ai veri smartwatch, questo orologio non debba rimanere attaccato per ore alla presa della corrente. Basta infatti ricaricarlo una volta alla settimana. È impermeabile e quindi il compagno ideale per i patiti e non del fitness.
Pro + Bel design con un elegante display OLED + Cardiofrequenzimetro integrato e tante funzioni + Autonomia di una settimana circa
Contro + Display piccolo a volte difficilmente leggibile + Flusso di dati su app per smartphone + Modulo GPS non disponibile

Interdiscount-Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter e scopri le nostre offerte, azioni e novità settimanali.
Un'azienda del Gruppo Coop